martedì 4 giugno 2013

LA POLVERE DEL MONDO


























I libri di viaggio non interessano a tutti, lo so, ma voglio consigliare la lettura di questo diario a chi, come me, ama i vari Chatwin, Least-Heat Moon, Thubron, Terzani o Rumiz.

Non sono certo in grado di recensire o spiegare compiutamente la bellezza del testo di Bouvier, un ginevrino che nel 1953 parte con una Topolino per incontrare l'amico Thierry, che si trova in Jugoslavia, per proseguire con lui fino a Samarcanda.

E lo fanno lentamente, in un modo per noi quasi inimmaginabile, basti dire che smonteranno e rimonteranno l'automobile innumerevoli volte.
Bouvier scrive divinamente, mentre Thierry è un  pittore, ma alla fine sono solo due amici con la mente aperta su ciò che li circonda.
Il titolo originale "L'usage du monde", come sempre, rende molto meglio l'idea.

Il viaggio deve essere lento, e in questo caso anche la lettura.

Assaporatevelo.




2 commenti:

  1. mmm, ci sono libri anche molto più interessanti di questo...
    se vuoi te ne segnalo uno
    :-)

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  2. Darietto, guarda che di solito prima di consigliare qualcosa devo verificare. Calma, lentezza, riflessione......

    E comunque se tra i pochi lettori c'è qualcuno che vuole precedermi nella lettura, pubblicherò volentieri la recensione.
    Diari di uno Scairanner (io avrei usato la minuscola, mica siete degli eletti...)

    http://dopolavori.blogspot.it

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