domenica 20 novembre 2011

Life And How To Live It





Sono passati due mesi e tutti si sono già adoperati in analisi e commenti, classifiche e celebrazioni.
Credo che loro la vita l'abbiano vissuta molto bene....ed è tra le mie dieci preferite...



lunedì 11 luglio 2011

Lupo ululi'



Un nuovo oggetto, e questa volta accompagnato da un filmato adeguato......




martedì 14 giugno 2011

Slow Food Day a Primiero

Con l'arrivo dell'estate ci si rimette in moto e la prima occasione è la partecipazione al primo Slow Food Day che si terrà sabato 18 giugno nel giardino di Palazzo Someda, assieme a tanti altri microproduttori di idee, cibi e stili di vita.


venerdì 29 aprile 2011

King Crimson - In The Court Of The Crimson King




L'album è del 1969, la musica di Robert Fripp, il testo di Pete Sinfield e una delle copertine più evocative di sempre. 
A voi ogni successiva considerazione.



21st Century Skizoid Man

 Cat's foot iron claw
Neuro-surgeons scream for more
At paranoia's poison door.
Twenty first century schizoid man.

Blood rack barbed wire
Politicians' funeral pyre
Innocents raped with napalm fire
Twenty first century schizoid man.

Death seed blind man's greed
Poets' starving children bleed
Nothing he's got he really needs
Twenty first century schizoid man




 Uomo schizoide del ventunesimo secolo

 Zampa di gatto, artiglio d'acciaio
Neurochirurghi ne chiedono ancora
Alla porta avvelenata della paranoia
Uomo schizoide del ventunesimo secolo

Sangue, tortura, filo spinato
La pira funeraria dei politici
Innocenti violentati dal fuoco del napalm
Uomo schizoide del ventunesimo secolo

Seme della Morte, avidità del cieco
Poeti muoiono di fame, bambini sanguinano
Non c'è niente che possieda di cui abbia davvero bisogno
Uomo schizoide del ventunesimo secolo

mercoledì 9 febbraio 2011

Il corvo Joe









Febbraio, poca neve quest’anno, e in queste ultime settimane sembra arrivata la primavera con un certo anticipo, ma non mi illudo e so che tra qualche giorno potremmo ritrovarci ancora nel pieno dell’inverno.

Tra coloro a cui non interessa praticare sport invernali ci sono quelli che in dialetto si chiamano zorle  ( per la giusta pronuncia mi raccomando la lingua tra i denti ! ).
 Il Gracchio alpino o Gracchio di montagna è particolarmente abile nel volo e può spostarsi a grandissima velocità da una quota all'altra: le ali larghe e lunghe e la coda affusolata e arrotondata gli permettono di sfruttare le correnti aeree nelle svariate condizioni metereologiche.

Vive in colonie a volte molto numerose, raramente sotto i 1500 metri, mentre lo si può osservare anche oltre i 4000 metri.  E' un uccello onnivoro, infatti tra la sua alimentazione troviamo vermi, insetti, bacche, piccoli mammiferi già morti, mentre nel periodo invernale lo si può osservare anche nei centri abitati dove si procura il cibo saccheggiando, come qui a Primiero, le mele avvizzite rimaste sopra e sotto gli alberi.

Durante la giornata è facile scorgere uno stormo di almeno 300 individui volteggiare sopra i paesi lanciando fischi acuti.  Spesso gli appartenenti alla famiglia dei corvidi danno adito a superstizioni negative, probabilmente a causa della loro livrea, ma è altrettanto nota la loro grande intelligenza.

L’oggetto che ho chiamato “Il Volo” ha già diversi anni ma ultimamente non era mai stato presente in negozio malgrado sia tra i miei preferiti, e a me ha portato fortuna e buone vendite. Lo trovate, come sempre, anche sul sito    http://www.tailweb.it   sul quale - promessa - a breve arriveranno delle novità.

venerdì 21 gennaio 2011

Correre






Alle 18 guardi l'orologio ed elenchi mentalmente tutto quello che avresti ancora da fare, poi nell'ordine consideri che fuori siamo a cinque sottozero e hai quella tossetta fastidiosa e pure quel doloretto dalle parti del nervo sciatico che potrebbe riacutizzarsi.
Mentre ti ricordi anche che dovevi fare qualche telefonata, per cui no, stasera è meglio rinunciare alla corsa, ti ritrovi fuori dalla porta di casa, in tenuta da corsa ad armeggiare con l'IPod.
Ti rassegni, è una lotta impari, evidentemente c'è un automatismo che non riesci proprio a sconfiggere, ma sotto sotto ne sei felice e soggiogato.

- Impossible Germany / Wilco - Dai, la partenza non è per niente male, un crescendo che sfuma dalla melodia iniziale alla trama finale dell'incredibile chitarra di Nils Cline, e ti sei già convinto che per importanti fossero tutte quelle cose, hai fatto bene a chiudere in casa il tuo io razionale. Quando hai doppiato i 40, ed è passato qualche lustro, hai deciso che dovevi iniziare a correre, sapendo che era una cosa che avevi sempre odiato e trovato noiosa. Pur vivendo in montagna non puoi mettere sotto gli sci le pelli tutti i giorni, e dopo anni di pallavolo,che non è uno sport da vecchi, le ginocchia le dovevi tenere da conto. Per cui, visto che un'ora di bici è come niente, meglio annoiarsi tre volte la settimana trotterellando e ascoltando un po' di buona musica.

- Going'Up Thr Country / Canned Heat  - Bella questa, corta e scattante, potrebbe quasi darmi il ritmo, ma è un po' troppo presto. Ho caricato 150 pezzi, impostando la modalità casuale così da poter sperare che non conoscere il successivo brano, serva per stringere i denti e aspettando la sorpresa. L'aria fredda che mi entra nei polmoni mi ricorda che devo essere graduale, come un vecchio motore diesel.

Ora c'è anche una salitella ed è necessario tenere duro, ma guarda che fortuna - Sleep The Clock Around / Belle And Sebastian è proprio quello che ci vuole, il piede destro batte il tempo all'unisono, sento che ormai ho rotto il fiato e le gambe cominciano a girare, piano sì, ma girano. Mentre ascolto la splendida - Fake Plastic Trees / Radiohead - mi ricordo di quanto è stata travagliata la scelta delle canzoni. Non sarò mai uno che corre senza fatica, non avrebbe avuto senso inserire qualcosa che non fosse ritmato, l'affanno e la respirazione pesante mi avrebbero impedito di godere appieno di quei brani densi di atmosfera e con costruzioni complesse dove le pause o i silenzi giocano ruoli decisivi. Per cui la mia playlist potrà tranquillamente essere definita easy listening,ok, ma di qualità......

Concetto pienamente reso da - Punks In The Beerlight / Silver Jews - ascoltare per credere, da - Mr Jones / Counting Crows - e da - Rage To Rage/Eels - che mi fanno superare la mezzora. Bene, ora le gambe girano discretamente e il fiato è assestato e mi godo - La Moda Del Lento/Baustelle - .
Ah, se fossi in grado ti tenere un ritmo lento, anche lentissimo, ma costante, nel bosco durante le gare di orienteering potrei tentare almeno di avvicinare il mio amico avversario che alla fine è sempre là avanti, dieci/quindici minuti....

Stasera è parecchio freddo e la salita buia e ghiacciata verso il Mondin la affronto con nelle orecchie- Blue Jeans / Blur -  perfetta per accompagnare i pensieri che quando corri ti affollano la mente. Ti rendi conto che, senza averlo programmato, rifletti su un sacco di cose che popolano la tua giornata e che sembrano sfuggirti.
Ma quando corri, che tu sia più o meno impiccato dallo sforzo, incredibilmente pensi e anche se hai l'impressione che il tuo corpo si stia sfaldando, lo fai lucidamente !
Ti sfilano così davanti progetti, situazioni e ricordi che ti meravigliano, e questo è uno dei motivi per cui mentre vai saresti pronto ad affrontare qualsiasi situazione o discussione e hai in tasca le soluzioni che magari due ore più tardi magari avrai dimenticato.

The Weaver / Paul Weller - anticipa una - Dancin Barefoot / Patti Smith che mi fa sempre accelerare, per cotto che sia, ma per fortuna ora si viaggia in piano e cominci a pensare che il prossimo pezzo potrebbe essere l'ultimo della serata a meno che non sia molto breve.
Il sentiero in salita che ti porta verso la campagna, dove l'aria è comunque gelida, estate o inverno che sia, ti toglie l'intenzione di andare oltre l'ora, del resto non era previsto, e pertanto quando partono le note di - Live Forever / Oasis - il passo si riadatta subito alla ritmica e vai felice di aver fatto il tuo dovere anche stasera.

Il finale è sulle note di - Prima Della Guerra / Gang -, te la godi tutta e anzi acceleri immaginando di essere nel finale di quella gara che prima o poi dovrebbe capitarti di nuovo. Quella in cui sei stato perfetto, concentrato, hai sbagliato pochissimo e non vedi l'ora di tagliare il traguardo per avere la conferma che aver trascurato tante cose, rischiato infreddature e messo a repentaglio l'elasticità dei tuoi poveri muscoli, sia stata la scelta migliore.