martedì 9 marzo 2010

Non è esterofilia



Quella che vedete qui sopra è la copertina dell'edizione americana dell'ultimo libro di Haruki Murakami uscito in Italia. Lui è in assoluto lo scrittore che preferisco e in questa occasione ha accantonato la forma romanzo per scrivere un breve saggio sulla corsa, disciplina che ha abbracciato in età matura. Riflessioni,  ma anche storia della sua viva esperienza e di come è arrivato alle maratone, raccontate con la sensibilità che lo fa amare da milioni di lettori in tutto il mondo.
Ecco, da noi hanno cambiato la grafica della copertina, rendendola tutto sommato banale e cosa ancor peggiore il bellissimo titolo evocativo " what i talk about when i talk about running " si è trasformato nel generico " l'arte di correre ".  Cosa non avremmo capito ?
Per chi volesse entrare nel mondo di Murakami consiglio ; Tokyo Blues (Norwegian Wood) , Dance Dance Dance , e il più recente Kafka Sulla Spiaggia.

La Strada, romanzo di Cormac McCarthy che ha vinto il premio Pulitzer: bellissimo, tremendamente fosco , desolante e commovente, un vero capolavoro. Come da altri romanzi dell'autore, anche da questo è stato tratto un film che, a detta di chi lo ha visto, riesce a completare perfettamente la visione che uno si è immaginato leggendo il libro. Ma chi lo ha visto ? Probabilmente tutti tranne gli italiani......sembra che per ora nessuno sia interessato alla sua distribuzione ! E con attori del calibro di Wiggo Mortensen, Charlize Teron e Robert Duvall dubito che le sale resterebbero deserte.
Cosa dire ? Forse è troppo pessimistico per un popolo felice e dalle grandi speranze come il nostro ? Basta che non si inventino un decreto interpretativo per rendercelo più digeribile........ 

Ripeto, non è esterofilia.

1 commento:

  1. hai ragione, decisamente 1000 volte meglio la copertina americana...ieri sera quando ho finito di leggere il libro, avevo pensato di cercare il libro in inglese e giapponese... visto il suo ringraziamento alla moglie di Caryer ...ma perchè tutti questi cambi??? Credo proprio che i lettori di Haruki siano in grado di "affrontare" qualunque titolo!

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